Tutte le strade portano a Napoli, ma anche a Torino parafrasando la sintassi di un Veltroni.
Ora bisogna dire perchè, ma si fa presto.Ogni giorno in Campania si producono alcune migliaia di tonnellate di spazzatura “urbana”.

Lasciamo perdere l’altra perchè altrimenti si fa Pasqua, altro che notte.
Non ha importanza citarne la quantità precisa, ma si aggira intorno al chilo pro capite.
La parte preponderante di questa spazzatura consiste di imballaggi, e la parte preponderante di questi è inutile, costosa, e sarà automaticamente eliminata quando il petrolio arriverà a costare un dollaro o nel caso peggiore, un euro al litro.

Ovvero 159 euro al barile. Intendiamoci: che sarà automaticamente eliminata, è una mia pia speranza, vista la generale sciatteria, inettitudine e ottusità di troppa classe politica ed imprenditoriale del nostro bordel-paese.
Noi,ovverossia la gggente con tre “g”, siamo gonzi e remissivi complici di tanto sfacelo.
Neanche per cattiveria, basta la pessima abitudine al sistema generalizzato e omnipervasivo dell’usa abusa e getta.
L’ultima novità della fiera delle idiozie? La macchinetta casalinga per l’espresso che impiega le tanto accattivanti “vaschette” o cialde pronte all’uso.
Ogni volta che ne usiamo una, sprechiamo tanto petrolio quanto è il caffè che beviamo, letteralmente parlando.
Ma che importa? L’essenziale è far girare questo tipo di economia predatoria e devastatrice.
Se poi quel caffè, per fare il quale abbiamo apparentemente risparmiato poche decine di secondi, grazie alla famigerata “cialda” fa parte di un sistema compulsivo di abitudini, tanto meglio per tutti, George Clooney in testa. Ricordate lo spot che dice ovviamente in anglosassone: “Che altro?” riferendosi al prelibatissimo espressissimo (l’espresso non basta più è troppo lento). Per questa volta basta, che mi sono già attirato abbastanza nemici.
Cosa c’entra Torino?
Immaginate che chi, ormai quasi ex operaio della Thyssen in via di smantellamento, sia considerato da quel tipo di dirigenza industriale al pari della cialda summenzionata, e arriverete immediatamente alle conclusioni che ho in mente.
Per finire, ci sono troppe cose al mondo ormai irriciclabili.
E vanno da certe mentalità industriali economiche e quindi politiche e sociali, fino alle umilissime cialdine di polietilene per farsi un semplice caffè.
Viva la napoletana, sopratutto se è gioiosa un pò formosa, e se ci fa il caffè con quel tanto di tempo necessario a renderlo un rito di autentica civiltà.

 

Marco Sclarandis.