Ecco a voi come Caramanico pensa di modificare il suo volto:
L’area d’intervento costituisce il tassello mancante dell’espansione ad est di Caramanico, a metà strada tra l’area termale, il complesso sportivo “Sant’Elena”, e l’accesso alla cittadina. La superficie occupata sarà di 11500 mq su un’area totalmente inedificata. Il progetto si colloca tra i Programmi Complessi come Progetto d’Area, ed individua 5 obiettivi:
_1 la creazione di una figura di riferimento ed identitaria del territorio;
_2 la compatibilità ambientale con i caratteri naturali del contesto;
_3 la concezione unitaria della soluzione dimensionalmente e ambientalmente sostenibile;
_4 l’adozione di principi bioclimatici per la sostenibilità energetica;
_5 la creazione di un polo plurifunzionale, principalmente residenziale e ad uso pubblico, che implementi l’offerta di servizi turistici.
Perfetto…qualcuno mi sa dire quali di questi punti vede meglio rispettati nelle immagini di progetto?!
Si tratta di 4 edifici a schiera e di 4 blocchi in linea per un totale di 60 appartamenti, 1 torre per la ricettività alberghiera e servizi benessere e ristorazione, il tutto per “soli” 21000 mc di volumetria!
Allora mi chiedo se solo a me sembra un tantinello eccessivo. Non discuto in merito al fatto che un intervento di tale portata sia realmente necessario, ma sulla totale incapacità di contestualizzazione e di inserimento.
Bella quest’immagine eh?! …beh io al dilà delle qualità puramente grafiche, non so perchè, ma ci vedo un colosso infilato fra le montagne di quel territorio! Ma potrei sempre esser preda di un eccessivo moto conservatore, ambientalista, e immobilista! Perciò ditemi voi come la pensate…
P.S.
Il progetto è di un gruppo imprenditoriale romano non meglio specificato.
Davide Fragasso.
Caro Davide, purtroppo non ci sono nemmeno le qualità grafiche.
Ad ogno modo, questo tipo di cose denotano una profonda mancanza degli strumenti minimi della cultura del progetto, cercando soltanto la speculazione economica nella sua più cruda accezzione. Il progetto è di una banalità disarmante, dissacratorio verso il paesaggio, clone di esperienze che già si sono rilevate fallimentari. La promessa di un risparmio energetico, biocompatibilità ed altro è solo uno specchietto per le alloddole, se consideriamo il fatto che 21.000 mc di costruito sono un’enormità per un piccolo paese, la cui economia rischia di essere distrutta in un sol colpo.
e come darti torto! in fondo per tutti la soluzione già sperimentata è la più sicura, anche se è insieme la più sicuramente sbagliata! ma tu mi stimoli una riflessione che non si esaurirebbe in un solo post…anzi ora che mi ci fai pensare…proverò a raccontarla presto!!!