Ed ecco a voi il capitolo terzo della saga!!…comincio a temere che ne avremo ancora per molto e che faremo più puntate di Rocky! …spero solo di non ridurmi come Stallone!Quello che il cap vi propone oggi è una delle più esilaranti e insieme tristi esperienze architettoniche che io abbia mai visto! Si tratta di un serie di palazzine residenziali in fase di costruzione e localizzate nella fascia tra la Nazionale Adriatica e la Strada Parco a Pescara Nord (zona Naiadi).Questa volta non è la dimensione, la cubatura, la sproporzione, la decontestualizzazione, il cativo gusto, il nome del complesso, le finiture e le decorazioni, o ancora il danno ambientale e paesaggistico (pur tutti insieme presenti…), quella di cui vi parliamo, ma una specifica soluzione costruttiva e compositiva, che senza troppe remore reagisce e risponde ad una volontà speculativa, e che provocatoriamente si appella in maniera assolutamente volgare a cavilli e sotterfugi legislativi per realizzare due edifici PSEUDO-COMUNICANTI!Si tratta in effetti di un gruppo di piccole palazzine di cui le prime due sono adiacenti…accostate, anzi, e protendono “poeticamente” l’una verso l’altra nella plastica traduzione architettonica (in chiave contemporanea) del bacio Canoviano di Amore e Psiche!…penso a Fred e Ginger di Ghery…e lo credo un dilettante rispetto a tanto osare, con una soluzione tecnologica e fomale che esalta lo sbalzo quasi in una sottile sfida con Calatrava e le statica! Davvero geniale!Il progettista è l’Ing. Alessandro De Dominicis, che è anche direttore dei lavori, nonchè impresa costruttrice!Grazie Ingegnere!
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9 thoughts on “Palazzinari #3”
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si ma lo sbalzo non ancora lo costruiscono…. noi li aspetteremo al varco
notate bene i corrimano!
vero…temo anch’io x la sbalzo!!! a.j. mi fai un calcolino veloce sul momentoi torcente?! 😉
Veramente volgare, si!
una risata li seppellirà.
ve la prendete troppo per la loro mediocrità.
la cosa invece veramente deprimente è che queste opere non sono abusive, ma il tutto è permesso dal potere civile democratico.
ben venga un tiranno che dice ciò che si fa e ciò che non si fa.
la bellezza risponde ad un principio autorevole.
il gusto si educa.
il detto “non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace” è una enorme c…..a (citazione by fracchia).
un saluto
ilparallelografo.
il brutto non funziona
sta cosa non funziona
progettare edifici con una forma così complessa non è facile… ci vuole molto senso dell’armonia e del gusto… qui siamo in presenza di un progetto fatto da persone che non possiedono nè l’uno e nè l’altro… di dilettanti in cerca di una forma “strana” con cui colpire….
bo?
tanto valeva fare un bel cubo…. avrebbe fatto una figura migliore!
non serve che ti dica quanto mi trovi d’accordo! 🙂
mi risulta, da voci di corridoio, che il progetto qui citato non sia frutto dell’imprenditor-ingegner de dominicis, ma di un architetto del quale preferisco non fare nome, ma che di mestiere disegna le “virtuosistiche” cucine per Favetta, ricche di contrasti tra rette sbilenche e archi di cerchio…
Inoltre vi proporrei anche di pensare a un aggiornamento delle foto di cantiere… si raccontano grandi cose per la scelta dei colori degli interni e degli esterni…