Museo Archeologico Nazionale “La Civitella”. Chieti.
Progettista: Architetto Ettore De Lellis.
Ente Appaltante: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI – Soprintendenza Archeologica dell’Abruzzo
Descrizione del Progetto
Scavo archeologico e restauro dell’Anfiteatro Romano di Chieti. Realizzazione del Museo Archeologico dedicato alla città di Chieti. Realizzazione del Parco pubblico attrezzato.
Scheda tecnica
Il progetto è iniziato con lo scavo completo, il restauro e la ricomposizione delle strutture dell’Anfiteatro Romano di Chieti; monumento rinvenuto nel corso della realizzazione del serbatoio idrico comunale.
Nell’area adiacente al monumento antico, delimitata da un muro ottocentesco in laterizio, è stata realizzata una struttura museale completamente ipogea, nascosta dietro al muro ottocentesco e coperta da un giardino pensile attrezzato a parco pubblico.
La realizzazione dell’opera ha comportato l’impiego di diaframmi in c.a. e di opere di sostegno in sottofondazione per la salvaguardia del terreno circostante e del muro ottocentesco.
Le finiture interne ed esterne sono prevalentemente in mattoni e calcestruzzo a vista.
Gli impianti di riscaldamento, condizionamento, illuminazione e di sicurezza sono completamente integrati alla struttura e non hanno alcuna interferenza con l’apparato allestitivo del museo.
Stato del Progetto
I lavori sono stati ultimati nel maggio 2001.
Alta sorveglianza: Soprintendenza Archeologica dell’Abruzzo – Dott.ssa Adele Campanelli, Arch. Claudio Finarelli.
Progettazione generale e Direzione Lavori :
Arch. Ettore De Lellis
Progettazione delle strutture:
Ing. Mario Sablone
Progettazione degli impianti meccanici:
Ing. Remo Massacesi
Progettazione degli impianti elettrici speciali:
Ing. Giovanni Di Matteo
Di seguito riporto l’intervista (in formato jpg) rilasciata a Marco Morante e Maura Scarcella per il catalogo PickWick.it
chiarissimi riferimenti a Botta…sono cresciuto con la Civitella rinnovata, è ancora oggi uno dei “motori” di Chieti,forse con qualche colpo in meno. Anni fa era realmente un centro di attrazione verso tutti i fronti (concerti, sala da ballo,oltre alle funzioni dichiarate).
Per quanto riguarda l’allestimento interno del museo si è discussa la sperimentazione, i tradizionalisti la associavano a una sorta di discoteca con luci psichedeliche eccetera..
io credo invece che sia una scelta a pieno servizio della didattica ,molto suggestivo e coinvolgente( sia qui che nel Museo della Preistoria d’Abruzzo a Celano)
Davvero un ottima struttura, non solo per quanto riguarda l’offerta, ma anche e soprattutto per quanto riguarda la composizione architettonica del complesso.
L’intera struttura è stata costruita nel rispetto del paesaggio che la circonda, e non ci sono stati bruschi stravolgimenti per quanto riguarda l’impatto visivo.
Uno dei maggiori effetti, secondo me, è l’ingresso al cortile circolare, che con le sue pareti oblique danno non solo un senso di profondità ma invitano l’ospite ad entrare come fosse un grande “abbraccio”.
Concordo con FR:D per quanto riguarda l’illuminazione: è un peccato che le luci intense vengano screditate paragonandole a quelle da discoteca poichè concettualmente danno molto un senso di dinamicità e innovazione.
Consiglio a tutti di visitarlo, non solo, ripeto, per quanto riguarda l’architettura pulita e interessante, ma anche per tutta la serie di reperti che il museo ha da offrire