Sotto la fo to dello stato d’avanzamento del cantiere della torre più alta del pianeta, 819 metri!
Dubai – Burj Dubai.
…mi viene da pensare all’articolo di Camillo Langone su Il Foglio di qualche settimana fa…
Sotto la fo to dello stato d’avanzamento del cantiere della torre più alta del pianeta, 819 metri!
Dubai – Burj Dubai.
…mi viene da pensare all’articolo di Camillo Langone su Il Foglio di qualche settimana fa…
praticamente una montagna,qui c’è lo zampino del diavolo!
C.L.
ERETICO!!! ahahah 😉
Se vi va venite ad arricchire con qualche informazione anche il nostro forum, abbiamo da poco introdotto una discussione sul centro oli. Saluti a tutti.
http://www.labachecadabruzzo.it
un minareto abitato.
in merito all’articolo,da premettere che ai foglianti piacciono le torri solo se sono campanili, bisogna combattere questi intellettuali che scrivono
di metropoli e d’ architettura contemporanea vivendo in città noiose e ingessate come Parma. Don Buro a New York. Sono davvero interessati all’architettura contemporanea? Credo proprio di no. Il giudizio sintetico architetto = superuomo = grattacielo = morte della civitas, rivela un’assurda generalizzazione
frutto di uno schiacciamento dell’ architettura a simbolo. Un’aberrazione frutto di un’ignoranza tutta italiana che ha condannato la modernità architettonica senza mai viverla direttamente, giudicandola soltanto attraverso gli scempi di una speculazione edilizia senza fine.
” […] è l’architettura che deve adattarsi agli uomini e non il contrario.” Giancarlo DeCarlo. Chi è costui?
Un architetto: un assassino della socialità.
Meglio Caltagirone e Ligresti.
Roberto
Diamine, sembra la foto di un modellino… Per ogni giudizio mi astengo alla conclusione dei lavori…
si vero…una foto che sembra più il frutto di uno studio geometrico sulle aberrazioni prospettiche…davvero assurda! cmq una foto che a me piace molto, che fa della sovraesposizione e del particolarissimo punto di vista un uso particolarmente comunicativo!
concordo con roberto… anch’io ho criticato il langone che tratta di architettura, oltretto non è la prima volta che s’inventa critico.
comunque lo posso anche capire (il langone) ognuno di noi, nel momento in cui percepisce che il paesaggio non rispecchia più l’ordine del proprio mondo interiore, inizia ad attaccarne i fondamenti.
@LdS
Si avevo già letto il tuo post…anzi mi è piaciuto molto!
Poi mi hai fatto pensare allo sprawl…quello delle città adriatiche (che conosco meglio di quello veneto/lombardo).
E’ verissima e da tempo oggetto di riflessioni e dissertazioni la tua tesi del consumo onnivoro di territorio ed energia…la chiamano la CITTÀ INFINITA! da Termoli a Venezia passando per Pescara, Ancona, Rimini e Ravenna…senza acorgersi dove inizi l’una e finisca l’altra!!!
Nel fare critica c’è sempre il rischio che l’opinione diventi giudizio e che la tenacia nel portare avanti un’idea la elevi a dogma (addirittura la religione dell’Antiumanesimo dietro una tipologia architettonica!).
Per il problema della scala, sospetto che il Grattacielo di Dubai appaia a Dio grande quanto un punto e che Babele significhi soltanto ignoranza verso linguaggi altri e l’impossibilità di comunicazione che ne deriva; l’articolo è esemlare in questo senso: l’Architettura è un linguaggio!
Un edificio moderno creato 2000 anni dopo il Colloseo….. con la scienza svilupatto nei ultimi 50 anni….
Vediamo nel anno 4000 cosa rimanera del sudore di questi umane del 21 essimo secolo…
vediamo?