Cari amici, quello che vi segnalo oggi è si un “Palazzinari” d’autore, ma lo è in un modo atipico! Infatti questa meraviglia compositiva si discosta dai suoi precedenti per essere un’ abitazione unifamiliare (o bi-famigliare al massimo) e non un complesso edilizio, e per essere stato realizzato dallo stessa persona che ora vi abita!
La residenza si trova a Chieti Scalo in località S. Martino.
Ma scendiamo più nel dettaglio.
Leggenda vuole che un capomastro del chietino, dopo anni di tribolazioni tra i cantieri di mezzo Abruzzo, e aver visto versare calcestruzzo come spumante a capodanno, decide che è giunta l’ora di concedersi il meritato riposo, e soprattutto di regalare a se stesso e alla sua famiglia una dimora che ripagasse tanto lavoro!
Non so se assomigli di più ad una reggia fiabesca di un cartoon Disney, della villa della scena finale di Scarface, o se si tratti invece di una scoperta archeologica sensazionale, un Eretteo perfettamente conservato nel cuore delle colline chietine.
Notate la proporzione Aurea, e la cura del dettaglio. La simmetria e la classicità sono la base su cui si inseriscono dettagli e richiami ad un ottocento londinese (dal lampione in ferrobattuto, al prato, alle siepi), o ad realtà montana che strizza l’occhio alle tecniche costruttive del capoluogo (vedi i comingnoli all’Aquilana), o ad un decorativismo medio-orientale.
Ma ecco tornare a galla il ‘600 italiano e con un guizzo ergersi il corpo scala, tortile accesso alle abitazioni, e chissà…vago rimando anche alle vicende suddiste del film “Via col Vento”. Non di menticate di fare attenzione alla soluzione del balaustrino in gesso, applicazione estetica del più comune stendipanni!
Come ho già sottolineato, la vera meraviglia di questa composizione risiede nei particolari, e così infatti è possibile notare la raffinatezza dei capitelli corinzi e delle colonne prive di entasi, nonchè di base, o il modo in cui l’arcata ribassata che scarica sul capitello spezzi così manieristicamente l’imposta d’arco generando angoli imprevisti; o addirittura è possibile scorgere un virtuosismo tecnico nel paramento del parapetto dell’ultimo affaccio sopra i capitelli.
Involontariamente questo numero di Palazzinari apre la strada ad una nuova serie di dimore e ville in stile che senza alcun timore gareggiano con quelle di memoria augustea e neroniana!!! …vi terremo informati!
un capolavoro
Bisogna dire al capomastro proprietario che i panni non sono stesi in modo simmetrico, andando a rovinare del tutto l’armonia dell’insieme. Non è accettabile l’a-simmetria dei panni stesi, è un affronto al buon gusto!
e chi si meraviglia? lo stile non è atipico è conosciuto anche come stile eclettico o eterodosso ed è una degenerazione in sesno classico e roccoco del post-moderno (vedi ristorante Nuova Gilda di Brecciarola e molti altri esempi nel quartiere le Grazie) ed è diffuso in tutto il mondo e specialmente in Cina dove la maggior parte degli edifici residenziali dei neo-ricchi che si trovano nella periferia residenziale delle città viene realizzata in questo stile. Che è un miscuglio come dice il nome stesso di stili diversi. In Cina dominano però i anche i rivestimenti ceramici, il colore verde alloro, l’oro (per capitelli ed altri dettagli architettonici), i frontoni con motti di famiglia…insomma riteniamoci fortunati. A mio giudizio il pessimo gusto di questo stile eguaglia con civetteria certi edifici post-modernisti della scuola pescarese vedi quello costruendo a Chieti in via dei vestini incrocio via Acquedotto….
@Francesco Stoppa
è da mesi che mi sono promesso di andare a fotografare l’eretteo di Nuova Gilda, il quartiere Le Grazie dove sta?
adesso vengono fuori delle questioni interessanti sul Kitsch architettonico privato
euritmica….. è meglio di quello che pensavo
quando fate così mi mettete paura…
io faccio una rubrica x sottolineare l’orrore (chissà mai nn ve ne siate accorti da soli girando x strada) e voi…che mi combinate?! vi abituate!!!!! guardate che apro una rubrica sui più bei nani da giardino…roba da far concorrenza a sky!!!
hai qualcosa da ridire sui nani da giardino?
hahahaah!!! i nani??? no nn oserei mai…poi devo essere politically correct!!!
http://www.architettisenzatetto.net/blog/post/index/625/Updike-e-larchitettura
Voi non capite niente di stile neozotico!!!
non mi piace. le stanze sono sicuramente buie con tutto quel porticato. a che serve avere una casa isolata se poi sembra di stare in mezzo ai palazzi per la poca luce che vi entra? gusto pacchiano.