E’ notizia di giovedì 17 giugno (Il Centro) l’ennesima demolizione per pubblica sicurezza di una chiesa nell’area vestina, stavolta si tratta della Madonna della Brecciosa a Penne (Pe), un rudere abbandonato da trent’anni situato sul ciglio di una strada comunale, lontano dal centro storico.  Si ripete così il circuito di annullamento storico passato da Pianella con S. Salvatore.

C’è da aspettarsi un futuro e lungo elenco di chiese che non esisteranno più nei prossimi anni, la stessa testata ricorda l’abbandono di S. Pietro (inglobata in un enorme cantiere in cemento armato) S. Maria delle Grazie, la duecentesca chiesa di S. Agostino addirittura disponibile su internet per un milione di euro. La vendita degli immobili abbandonati a fondazioni , comuni per associazioni ecc. ecc., sarebbe l’unica speranza di mantenere la memoria storica e tentare un equilibrio qualitativo per il turismo? Oppure si dovrebbe stare attenti a spendere denaro per restaurare le vecchie chiese senza costruirne di nuove con condominio ecclesiastico annesso? E’ vero, il mattone frutta soldi facili, ma la qualità dello stesso dove andrà a finire?

Le foto della chiesa demolita sono visibili nel sito di ArcheoRivista in un articolo che parla della segnalazione di Italia Nostra effettuata per l’accaduto, nella galleria fotografica vediamo le chiese di Penne a rischio demolizione, una in particolare abbandonata e con uno scavo profondo, effettuato di recente lungo il fianco destro, che la sbilancia verso il lato opposto alla strada.