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E’ notizia di un mese fa, apparsa su varie testate come AbruzzoCultura, la probabile (e scellerata) imminente demolizione della Centrale del Latte di Pescara in via del Circuito, oggi ancora in piedi e in stato di abbandono.

Italia Nostra è in prima linea per segnalare l’edificio evidentemente sprovvisto di vincolo, l’ opera progettata da Florestano Di Fausto venne terminata nel 1932, i fratelli Giuseppe e Raffaele Staccioli originari di Manoppello (Pe) sono i titolari dell’omonima impresa di costruzioni, ebbero appalti in Libia e in Albania, oltre che per la Centrale del Latte pubblicammo, con delle foto d’epoca, il diario di un loro cantiere a Pratola Peligna. La Centrale del Latte è legata storicamente alla fondazione della città, ribadisce i temi di quel Razionalismo che ha caratterizzato i maggiori monumenti in questo territorio. Sulla stessa via abbiamo l’ex ONMI, costruito sempre nel ventennio ma undici anni dopo, oggi in fase di recupero edilizio e adeguamento funzionale a sede del Settore delle Politiche Sociali del Comune di Pescara, un progetto non di cancellazione ma di salvaguardia dei caratteri architettonici originari equilibrata ad interventi interni utili alla nuova fruibilità. Un buon esempio a pochi passi da un annunciato e grave scempio.

– V. FRANCHETTI PARDO, L’architettura nelle città italiane del XX secolo, dagli anni Venti agli anni Ottanta, Milano, 2003, pp. 212, 217.