Fu posto un cancello

fra il giardino della perenne sorpresa

e la selva della fatica continua

di là creativa libera gioia

di fuori incessante lotta coatta

ma prima

chiunque poteva migrare

per libera e spontanea scelta

da una parte e dall’altra

senza esibire visti o permessi

senza sborsare regali o denari

e un giorno fu posta una scritta

più solida siderea e fredda

delle sbarre cui faceva da arco

il lavoro vi renderà liberi

da allora ogni inferno s’ingegna

per attirare ingenui turisti