Le associazioni Italia Nostra e Comitato Abruzzese del Paesaggio, dopo l’incontro con l’assessore all’urbanistica Marcello Antonelli ed i rappresentanti dei diversi gruppi consiliari nella odierna seduta del Consiglio comunale, chiedono che si deliberi in breve tempo sulla tutela della filanda Giammaria e di Borgo Marino nord su cui il Consiglio doveva decidere già oggi stesso,rimandando una seconda volta ogni decisione per una manifestazione politica del gruppo di maggioranza.

Questi singoli casi sono stati esclusi dal censimento dei beni storico-architettonici concluso dal gruppo di lavoro composto dal professore Claudio Varagnoli , della Facoltà di Architettura dell’Università “D’Annunzio”, dall’architetto Patrizia Tomassetti della Soprintendenza ai Beni Archiettonici e Pesaggisitci e dagli architetti Barbara Ferri e Cinzia Di Brino, incaricate dal Comune, oltre che da alcuni dirigenti e funzionari interni all’Amministrazione. Tale esclusione è stata motivata dai relativi permessi che i privati avrebbero già acquisito, senza che venissero ancora acclarate la priorità del vincolo di Piano Regolatore. Riteniamo che tale tematica possa essere approfondita in sede di osservazioni. Nel frattempo il Comune adotti lo strumento e ponga sotto tutela gli edifici.

Le Associazioni ritengono, per la tutela del patrimonio storico-architettonico della Città, che si debba procedere all’approvazione della variante del PRG in tempi brevi e, comunque, prima dello scioglimento del Consiglio comunale, perciò invitano il Consiglio ad approvare l’emendamento presentato dal consigliere Maurizio Acerbo che corregge la delibera rendendola completamente conforme alle indicazioni degli esperti incaricati dalla stessa amministrazione comunale. Se tale adempimento non fosse adottato, l’inerzia dimostrata assumerebbe il significato di comportamento complice con chi ha interessi differenti dalla conservazione della memoria storica della Città.