La vallata del Pescara è tra le più “cementificate” d’Italia per quanto riguarda l’edificazione di Centri commerciali. Inoltre essi sono stati costruiti in aree alluvionali, dove il naturale scorrere del fiume a volte (negli anni) potrebbe causare danni, mentre le opere di regolarizzazione dell’asta fluviale (argini di cemento) danno maggiore forza e velocità al fiume, causando danni a valle.

Ieri il Comitato di Valutazione Impatto Ambientale di Regione Abruzzo si è espresso negativamente sul progetto proposto dalla società Sile Costruzioni di Bergamo e dal progettista chietino Domenico Merlino.

Sono stati ascoltati alle audizioni i rappresentanti di Confcommercio e il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Sara Marcozzi. Dopo aver ascoltato tutti, la commissione presieduta dal direttore generale della Regione Cristina Gerardis (e composta da Longhi, Celupica, Ciamponi e Ciuca) ha fatto intendere che avrebbero ufficializzato il parere il mattino successivo.

Il “colpo di scena” è arrivato in serata. Alla fine anche l’ingegner Merlino, che il giorno prima in una conferenza stampa di fuoco aveva risposto alle critiche di commercianti e ambientalisti, ha dovuto prendere atto della bocciatura. Non è stata bocciata solamente la variante al progetto ma tutto lo schema iniziale, in automatico decade anche la vecchia autorizzazione del progetto già presentato 5 anni fa. L’ingegnere Merlino annuncia un ricorso al TAR.

Tra le espressioni della decisione del Via, che definisce l’argomento improcedibile, emerge che rispetto alla prima edificazione di Megalò sono mutate le condizioni ambientali socio-economiche e infrastrutturali della zona.

E’ una vittoria per tutta la comunità che si batte per il sostegno alle piccole imprese e per il rilancio dei centri storici, sicuramente una strada più eco-compatibile rispetto a quella già percorsa dei centri commerciali impattanti.