menhir 

Spesso mi capita di far inaspettate scoperte nella mia città…accade soprattutto quando mi muovo a piedi o in bici…E credete la sensazione di scoprire, di scovare angoli nuovi, prospettive diverse, paesaggi nascosti è davvero particolare…ma non sempre è così!

Bene non è che fino ad oggi non mi fossi accorto di quella (singolare, vogliamo definirla così?) piazza sorta di fronte al Teatro Michetti, accanto S. Cetteo, è solo che se ci passi davanti in macchina, o se hai fretta di correre in facoltà per fare revisione o lezione (salvo poi farti solare dal prof. di turno che ha disertato!)…beh non ti sconvolge a sufficienza…o almeno la tua retina la elimina rapidamente (salvo poi annidarsi nell’inconscio, e rispuntare poi quando meno te lo aspetti!!!).

 

Beh, qualche giorno fa (causa furto bici appunto), ero nella mia condizione pedestre; ci sono allora passato davanti…sono davvero rimasto allibito!!!

Ma cos’è? Una fontana, una citazione fallica (affetta da qualche malattia!!!), un menhir, un asteroide, un rifiuto tossico? Cos’è?

 

Poi qualcuno mi ha suggerito fosse un omaggio al nostro territorio montano, alla Maiella!

Non ho saputo resistere e ho iniziato a pensare ad altre sculture e/o fontane che sono citazioni o omaggi a qualcosa…

Ve ne propongo qualcuna? No potreste emigrare tutti quanti!!!

Piuttosto pensavo…ma se è un omaggio alla Maiella, non avrebbero dovuto farla con la pietra della Maiella??? Ma se l’occhio di Alf non s’è sbagliato quella è una semplice pietra porosa!!! 

 

L’asteroide punta il cielo, e gronda acqua come se avesse beccato una falda acquifera, non so bene perché ma da le spalle alla navata laterale della cattedrale…

La piazza della quale inevitabilmente è il riferimento, invece, ad una prima occhiata sembrerebbe un davvero inconsueto allestimento minimal, ma a ben guardare sa piuttosto di una mal riuscita citazione di qualche rivista d’architettura sfogliata seduti sulla tazza!!!

 

Ma in definitiva ha una meravigliosa coerenza con il costruito che la circonda:  si trova infatti di fronte ad un teatro (il Michetti) ristrutturato in facciata senza un progetto di riuso e/o rifunzionalizzazione; accanto a quella che è la più atipica delle cattedrali d’Italia, primo (ed unico a quanto ne sappia) esempio pionieristico della corrente delle cattedrali di passaggio; a due passi dal vecchio tribunale (splendido esempio di…di che?), storicamente caduto dal cielo a rimpiazzare uno splendido giardino dei primi del novecento, e dal nuovo Circolo Aternino nella sua versione bianco vernice spray!

 

Non mi resta che consigliare a tutti di usare i mezzi propri, meglio se con i finestrini oscurati (lasciate perdere l’ecologia)!!!

 

Davide Fragasso.