Il 24 novembre 2009 viene annunciata all’amministrazione comunale che Guardiagrele è stata esclusa dal club dei Borghi più belli d’Italia successivamente all’ultimo sopralluogo. Motivi della decisione (come leggiamo su un articolo de Il centro di oggi) sono tanti, a cominciare dalla zona traffico limitato esigua al proliferare di insegne invasive, infissi in alluminio, saracinesche , superfetazioni, strutture irreversibili incongruenti con il contesto urbano. Superficialità più volte segnalate da noi, frutto di una scarsa comunicazione sugli interventi da amministrazione a soprintendenza (vedi qui l’articolo del 4 agosto 2008) dove abbiamo riscontrato insieme molti casi di cattiva conservazione degli edifici storici nella stessa area del centro storico. Da sottolineare “centro storico” a discapito delle affermazioni del sindaco Palmerio sulla controversia dell’edilizia popolare di bassa qualità architettonica che cinge il nucleo urbano; di errori gravi sono stati fatti in epoca recentissima, senza ripensare alle brutture degli anni settanta che hanno sfigurato molti profili, guardiamo invece al belvedere (che guarda la montagna) oscurato da un edificio a torre, ai cantieri recenti citati prima, alle volumetrie nuove che sostituiscono il vecchio ed escono dai “margini”, solo degli ultimi dieci anni potrebbe uscirne un censimento dei piccoli “tumori” che hanno colpito un borgo che era veramente tra i più belli d’Italia.

Ricordiamo inoltre che per la cultura italiana la materia ricopre un ruolo fondamentale e deve essere supportata da quella spirituale ed economica. La mancanza di una parte di esse provoca la disgregazione di tutti i contesti, probabili le derive dell’abbandono o dell’eccessiva commercializzazione dei borghi ma è comunque un rischio che si deve affrontare. Cittadine come Pacentro o Città Sant’Angelo sono delle realtà economiche destinate a essere simili a quella di Guardiagrele, non si riesce a capire perchè, secondo l’amministrazione di questa cittadina, un borgo possa essere ben conservato solo se si tratta di un paese dimenticato dai percorsi economici e restaurato di sana pianta. S. Stefano di Sessanio è un buon esempio ma per fortuna molte altre situazioni sono sopravvissute egregiamente anche senza azioni mediatiche di questo livello.

Un ringraziamento va fatto ad alessio, Pulveris e anonimo, tra i commenti del blog “I Menestrelli di Graelion” ho sentito per la prima volta parlare dell’esclusione di Guardiagrele. Spero che con questa non scompaia anche il blog dei menestrelli.