Stregoni sciagurati

sciamani dei laboratori

profeti dell’inevitabile

che c’importa di campar cent’anni

anzi ben oltre ormai

iniziando da studenti di nozioni

quindi a proseguire inerzialmente

da utenti rassegnati

e finalmente da pensionati abulici

frequentatori di  rissose code

concludere la cavalcata

ed anche se fosse poi

da gaudenti spensierati

da magnati tronfi vivere

terminando quindi i giochi

privi d’una rivelazione

e ambire infine

di comparire in un ovale

sbiadente su d’una lapide

languido ricordo in posteri

incuranti dei graniti e bronzi

noi resteremmo apatici

udendo le lusinghe vostre

le vostre arti atte

a prolungare i rantoli

celare le canizie

e le pelurie rinfoltire

inturgidire arti ed organi

non ci attirano a sufficienza

vorremmo più modestamente

tramutare invece fiele

in nettari e rosolii

peci catrami in mieli

senz’obbligo si badi

a rivenderli alle aste sigillati

in fiale a caro prezzo

piuttosto e sfortunatamente

invece ci sorprenderebbe

il sapere il come

quietare gli esagitati

senza relegarli in gabbie

fatte di pillole o di reti oppure

d’estrazioni periodiche casuali

magari appena regalandogli

sorrisi non preordinati

ci piacerebbe inoltre

non illuminando schermi

o affiggendo enormi manifesti

né scherzi da preti ordendo

ma inscenando da copione

indurre le matrone cotonate

aiutate dai lor consorti bolsi

e relativi  svagati discendenti

tutti beninteso equipaggiati

di demolitori e aratri

a dissodare asfalti

sbriciolare plinti travi

solette piazzali capannoni

ivi installarci al posto

pergolati orti giardini e siepi

quest’ultimi di trulli dacie baite

nuraghi capanne tende

allegramente disseminati

contemporaneamente disponibili

dietro simbolici compensi

ai dormienti nei cartoni

ai bisunti sventurati

cercanti civile domiciliazione

proprio dalle nostre parti

godremmo nel vedere i bimbi

riprendere a scorreggiare

al tavolo nei ristoranti

le caccole riappiccicare

sotto di bordi e spigoli

e carpire quale effetto

su di loro sortisce il vero

inveterato trasgredire

vi domandiamo o gran maestri

sul serio e in via definitiva

se si possa fornicare

e non commettere peccato

sebbene lo s’intuisca

si tratti d’ardua disciplina

più che l’apprendimento

dell’algebra differenziale

vorremmo se non è troppo

poter gridare merda

andatevene a cagare

consci di quanto sia solenne

talvolta una frusta imprecazione

il crimine contemplare quindi

quantunque poi astenervisi

tuttavia non apparendo fessi

siamo sfrontati l’ammettiamo

sordidi ed infingardi

ingrati ottusi inadeguati

verso di voi demiurghi

del fulgido e sontuoso

imminente venturo impero

siamo sospettosi pure

in un modo quasi osceno

noi dai vostri simposi annuali

dagli eterei calcoli aziendali

dalle sterilissime provette

biogenetiche nanomolecolari

dai sulfamidici azionari

dalle acrobazie disinformatiche

dalle catastrofi militari

scatenate a fin di bene

da tutti gli incantesimi

cui siete eccelsi maghi

crediamo fermamente

sguscieranno certamente dei prodigi

affiancati da servigi irrinunciabili

che i residui indugi spazzeranno

di nuove scuole addirittura

sarà un dilagante istituire

poltrone lise saranno riciclate

in cattedre stipendiate permanenti

per stroncare l’ignoranza

acquattata in cervici riluttanti

peccato che noi gente

d’antiche e comuni specie

divoratori di cavoli e patate

dall’animo refrattario

alle sirene del reclame

non ce la sentiamo

con voi di collaborare

rischiando naturalmente

d’anticiparci l’incombente dipartita

ci dispiace sinceramente

neanche noi la conosciamo

l’autentica ragione

che ci rende così ostinati

nell’invocar miracoli

rasentanti la resurrezione

vi preghiamo rassegnatevi

voi perpsicaci condottieri

insieme inchiniamoci al mistero

anzi umilmente v’invitiamo

da noi c’è un palco sempre aperto

ed una platea pronta

ad applausi calorosi

esuberante d’ovazioni

di repliche e di bis ingorda

attendente istrioni drammaturghi

attori politicanti cicisbei

gli ambulanti seduttori

i suadenti imbonitori

i funamboli ammalianti

comici di cimici domatori

e capitassero cantori roboanti

robot capenti le farneticazioni

d’alianti i piloti pazzi

insomma d’ogni risma

i prestigiatori

sarebbero accolti volentieri

basta che siano bravi.