Un’interessante iniziativa nata da Andrea Sesta, Daniela Galvani e Roberta Barone basata sulla mappatura dei tanti edifici abbandonati, partendo dall’Italia per  poi oltrepassare i confini nazionali (e continentali). Una comunità virtuale che, oltre a pubblicare immobili dismessi, mai utilizzati o ruderi, propone un recupero attraverso dei workshop e internet. Viene d’aiuto la tecnologia degli smartphone che, con fotocamera e GPS, permettono di rilevare gli edifici stessi, nella giusta posizione e accompagnati da una descrizione, anche con l’obiettivo di mettere a sistema potenziali investitori, proprietari e studi di progettazione.

Impossible living è stato presentato al Fuorisalone di Milano sopratutto per promuovere il blocco del consumo del territorio, bene che sta diventando sempre più scarso, e il recupero del patrimonio esistente. Il database degli immobili è aggiornabile dal sito internet  impossibleliving.com e l’Apple store per iPhone e iPad.

Secondo le stime di Assoedilizia, gli immobili abbandonati sul territorio nazionale sono più di due milioni, un patrimonio immenso e sprecato che potrebbe fruttare, con le giuste idee, un importante guadagno. Ho provveduto ad inserire nel blog di impossibleliving la RSA di Ripa Teatina (residenza per anziani) mai ultimata (uno scheletro in cemento armato della stazza di 250 metri di lunghezza per 4 livelli + parcheggio interrato) come summa e messaggio di benvenuto del nostro caro “Abruzzi” (come per dire, per Milano siamo ancora un tutt’uno con l’ancor più sconosciuto Molise). Ci sarebbe da postare un’infinità di ecomostri, a partire dal palazzaccio di Bucchianico al “michelangiolesca” opera sulla riviera di Pescara. Contribuite anche voi!