Ecco un’appello dalla Germania per salvare l’economia abruzzese, tutelando il paesaggio. Per l’esattezza scritto da Herbert Grabe, “Wolftour Discover Abruzzo”, e pubblicato in Salviamo il Paesaggio.
Donaustauf, 19 aprile 2012
Gentili Signori e Signore,
mi chiamo Herbert Grabe e promuovo viaggi di studio ed escursioni. La Regione Abruzzo è la meta che ci sta più a cuore. E sono 25 anni che organizzo costantemente viaggi in questa zona d‘Italia. Quest’anno 2012 farò la 50esima e la 51esima escursione negli Abruzzi. Dal punto di vista economico questo significa che ho portato negli alberghi e nelle pensioni dell’Abruzzo dal 1995 circa 10.000 pernottamenti.
Il motivo per cui mi rivolgo a Voi è che ho saputo del progetto di costruire un parco eolico nei pressi di Santo Stefano di Sessanio. Vi prego di prendere atto della mia grande preoccupazione. Temo che questo progetto arrecherà a tutta la zona del Parco Nazionale del Gran Sasso e alle zone limitrofe un danno irreparabile. Non è solo un mio parere che le montagne sul versante sud-est del Gran Sasso tra L‘Aquila e Ofena, situate davanti ai paesi di Santo Stefano di Sessanio e di Calascio e Castel del Monte, sono parte essenziale di un paesaggio culturale e naturale assolutamente da tutelare. La bellezza e il significato culturale delle montagne del Gran Sasso non si limita alle zone molto conosciute come Campo Imperatore o le cime delle montagne intorno, ma include assolutamente i promontori circostanti.
I panorami in queste aree sono di una bellezza sensazionale. I sentieri che scendono da Campo Imperatore giù verso Barisciano oppure Ofena conducono attraverso un paesaggio ricco di terrazzi e avvallamenti di una struttura straordinaria. La sua ricchezza – unica in Italia – sta nella diversità delle specie, di un silenzio e soprattutto di un’ estensione, un’ ampiezza integra senza limiti. I turisti che io porto in questa zona, cercano esattamente questi valori. Paesaggi distrutti dall’uomo oppure dolorosamente modificati sono abbastanza comuni in Europa. E‘ importantissimo preservare quei relitti di paesaggio dove la natura si è preservata in modo incomparabile in virtù del lavoro secolare della sua popolazione.
Non potrei piú segnalare con stima o decantare questo paesaggio unico ai miei ospiti (che per ospitalità sono anche i vostri), se elementi essenziali di questa natura vengono distrutti per negligenza o mancanza di riguardo. Un parco eolico sul lato al sole di Santo Stefano di Sessanio sarebbe un peccato irrimediabile e distruggerebbe tutti gli sforzi fatti per portare il paese ad una rinascita. Non sono preoccupato per le mie sole attività turistiche. So che tutti gli altri operatori turistici, albergatori, gestori di trattorie e ristoranti, imprese di trasporto ecc. condividono la stessa preoccupazione. Perché un paesaggio in tal modo distrutto davanti al Parco Nazionale del Gran Sasso non è più attrattivo per il turista.
Per questo Vi prego caldamente di impedire assolutamente questo progetto di un parco eolico sul monte Camarda, in mezzo a due dei Parchi Nazionali piú belli d‘Europa e di impegnarvi per la tutela di questo prezioso paesaggio.
Herbert Grabe
Io, americano di origine abruzzese, sono d’accordo con questo tedesco. La bellezza di questa zona è un tesoro del mondo. Vi prego di lasciare perdere questo progetto.
one thing for sure is that the people that run the region of Abruzzo have no appreciation of the value of their heritage and this is just one more instance of someone from outside the region realising what is important and what this area of Italy has to offer,that Abruzzo if developed in a sustainable and sympathetic way would be and could be and indeed should be a shining example of all that is good in the world of slow tourism and green sustainable lifestyles that would add to the economy of this region so that not only incoming tourists and foreigners will benefit but everyone in Abruzzo
enough short sited scars are already on the landscape from projects that are set up to finance local politicians and their cronies, the people of Abruzzo already know that their region has been raped for short term profit,hopefully younger people of this region will continue to protest against and stop this short term exploitation
Unfortunately a few people of the Abruzzo know these problems, and none speak of this short-time exploitation. There’s no solution if we continue to promote, without fighting, the parochialism and personal business, managed for years by politicians with no overall strategy. CAP reports from years these destructions, and he suggests alternative ways of construction and urbanization, but the civilian population don’t want to know these issues, they delegate everything to politics.
The Abruzzo will not be saved by abruzzesi.
Preg.mo Signor Grabe, Le sarei grata se volesse contattarmi per condividere proposte inerenti la sua attività di valorizzazione del nostro Paesaggio.
Angela Maria Appignani
angelamaria.appignani@beniculturali.it
Io non ci sono mai stata in quella zona, quindi, mi riservo il diritto di dare la mia opinione pur non avendo visto il luogo. Comunque, dato che di scelte scellerate se ne fanno tante, mi rendo conto che questa potrebbe essere una di quelle. Una cosa però voglio dire: sentir parlare di eolico, quindi di energia pulita, nella mia regione, non può che farmi piacere. Magari non lì nel parco ma in un’altra zona senz’altro.
Certo, ribadisco, l’eolico è tutto di guadagnato, quando non serve più è sempre reversibile, non come una costruzione di 25.000 mq di cemento in un centro storico che viene abbandonata, o una torre sul mare di 10 piani. Quelli sono veri eco-mostri che non producono nulla e fanno solo male al turismo. C’è anche da dire che in certi posti l’eolico è inutile, come in certi fondovalle del Molise, come in molte parti d’Italia, dove le hanno istallate sui terreni di amici degli amici dei politicanti, ma sono ferme perché non tira un filo di vento.
A Santo Stefano di Sessanio non saprei che dire sinceramente, sono stati fatti degli investimenti mirati in quelle aree, ma sono stati istallati parchi eolici anche in zone bellissime come Anversa degli Abruzzi, a mio parere non sono tremendamente impattanti visti da Cocullo e dintorni, mentre dalla Tiburtina si percepisce in maniera completa la portata dell’intervento paesaggistico, comunque pesante. Sono scelte importanti e vanno coinvolti tutti nella decisione.