E’ fiorito il ciliegio preceduto dal mandorlo
spunta come sempre il timido asparago
sembra che non cambi mai niente
eppure si spande un odore di peggio
non è vero non sappiamo annusare
ci sono liquami che si danno da fare
marciumi all’assalto di puro candore
putredini in corsa senza più redini
ma nonostante il fetore che strozza la gola
aleggia un profumo di aliene molecole
punge come mostarda di senape
inebria all’istante il cuore e la mente
ma non viene da fermento di acini
assomiglia alle spezie ai cuoi logorati
all’olezzo che avrebbero dettagli ed inezie
se solo si tramutassero in erbe e corolle
dev’essere che sta irrompendo un giardino
ancor più fastoso più universale
fra le aiole di quest’orto malato
se mi sono sbagliato pazienza
datemi voi qualche essenza
che mi ridesti dall’illusione.
“putredini in corsa senza più redini”… sono proprio le “molecole” che anch’io respiro, e che spero – come te – preludano ad un nuovo fiorire… Andrea