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6 thoughts on “Chromophobic”
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hahahahahah!!! fantastico Alf!!!
Sarebbe interessante capire anche la reazione psicosomatica dell’abitante e del passante nei confronti del colore. Personalmente le ultime due immagini le associo inconsciamente a quelle deliziose caramelle gommose coloratissime che vendono nelle feste di paese.
Mah, tutta questione di percezione. In fondo le statue della classicità greca che a noi piacciono così bianche e candide, in realtà erano colorate con colori vivacissimi…….. Noi abbiamo imparato a vederle senza alcun cromatismo ed il nostro gusto si è evoluto così….. Altre culture (come quella latino-americana) amano i colori sgargianti e, in un passato nemmeno tanto remoto, anche alcuni nostri casolari o palazzi avevano colori un po’ naif…… che dire….. c’è bisogno di un po’ di buon gusto in ogni cosa…..
Diciamo che il gusto personale di ognuno vince su un’idea di colore della città. In pratica, ognuno fa come je pare!
è questione di cultura…nei paesi sud-americani o mediterranei il colore assume un significato ben preciso…nella nostra non è la stessa cosa, e rispettare la nostra di realtà dovrebbe essere un dovere più che una questione di stile!
v
Dai che adesso ci sarà il nuovo piano colore di Lampedusa!!