Oggi è spuntata una sorpresa
sottoforma d’ombrello cinerino
un trio e due solisti lamellati
erano ieri spore addormentate
e stamattima freschi festanti sposi
in contrasto sulle cortecce brune
li ho scorti nel mastello di cemento
chissà da quale bosco espatriati
all’ombra frastagliata d’un ulivo
messo lì a casuale compagnia
da nastri di bitume sfiati di benzene
intrappolati come in gabbia fiere
cinque mazze di tamburo urbane
nate solo per osare l’incredibile
per affermare la scaltrezza della vita
perché io di corsa le abbia notate
tra il salto all’edicola e il parcheggio
è un evento interamente magico
oltre quel bordo grigio arrotondato
il mondo mio e l’universo intero
dentro quel cerchio microcosmico
tutto lo struggente resto.