Di pochi giorni fa la notizia che il progetto di Parco Archeologico al Rampigna è stato inserito nel Documento Unico di Programmazione del Comune di Pescara.
Dopo tanto movimento si è deciso di riconsiderare gli interventi previsti verso un discorso di tutela. Una buona notizia e un primo passo, ora vanno trovate le risorse per poter attuare le previsioni e creare un progetto veramente rispettoso dei resti archeologici. Non è una vittoria scontata, visti i tristi precedenti pescaresi, un buon risultato ottenuto anche grazie all’impegno delle associazioni e dell’opinione pubblica che fortunatamente sta mutando.
I sondaggi archeologici effettuati la scorsa estate hanno interessato meno del 10% dell’ex campo sportivo, quindi c’è molto lavoro da portare avanti e occorreranno molte risorse economiche, finanziamenti pubblici e privati, l’interesse vero della città!
Ma non si potrebbe fare un bel parcheggio sotterraneo a Rampigna. Gli schavi archeologici pagati dalla società che gestirà il parcheggio. Cosi si darà vita a quei parcheggi di scambio tanto paventati da D’Alfonso e si potrà valorizzare la parte archeologica. Non sto scherzando, uno scavo archeologico e se nel caso non dovesse uscire nulla di cosi importante per la storia della città, recuperare il recuperabile e allestire in superficie un parco museo fruibile a tutti e non chiuso da recinzione e al di sotto di questo, piani per parcheggi. (ora qualcuno che legge potrebbe anche avere un mancamento per quelle che potrebbero apparire castronerie)