Inizia a prendere la forma di un iter procedurale non convenzionale, ormai ampiamente utilizzato, quello di “erodere” strutture scomode di edifici antichi e testimoniali di un passato totalmente scomparso, al fine di ottimizzare i ricavi da un lotto appetibile quale quello di via Monte Bolza (castelletto, casino e filanda) ampiamente studiato dal CAP e dai partecipanti del workshop Pescara:Metro_Borghi nel 2009 assieme alle aree di Borgo Marino nord che, per coincidenza, sono tornate anche loro sotto i riflettori.

Passaggi e metodi già visti per la Centrale del latte, o come altri esempi passati dove Soprintendenza, Università e attivisti erano sempre in allarme alla prima ruspa che buttava giù qualche mattone o al primo rumore sospetto.

Il 20 giugno scorso il TAR ha annullato la sospensione dei lavori imposta alla società Rigel Srl dall’ufficio urbanistica del Comune di Pescara. Lo stop ai lavori, risalente al 28 aprile scorso, era stato imposto dopo che una ruspa demolì una parte della struttura della vecchia Filanda Giammaria. Già due anni fa fu tentata la demolizione delle scale del casino di caccia come abbiamo documentato qui.

Adesso nuove notizie, demolizioni rapide e blocco altrettanto rapido della Polizia Municipale, sul cantiere vediamo Italia Nostra, il Sindaco di Pescara Alessandrini e Maurizio Acerbo.

Su Facebook spicca un profilo chiamato Filanda Giammaria Pescara a difesa del patrimonio storico-architettonico che stiamo perdendo.

alessandrini filanda pagina FB

 

aggiornamento del 28 agosto 2014:

Ordinanza di sospensione dei lavori firmata dalla dirigente Emilia Fino

sospensione lavori filanda giammaria 2014